Anno finanziario 2020

La disciplina dell’istituto del 5perMille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche è una delle deleghe contenute nella riforma del Terzo Settore (Legge 6 giugno 2016, n. 106). Con il D.Lgs. 3 luglio 2017, n. 111, si è definita una normativa che aveva iniziato ad agire dal 2006 e che ha trovato gli enti non profit particolarmente favorevoli, soprattutto perché con le risorse del 5perMille hanno potuto programmare, con maggiore certezza le loro attività ordinarie e i loro progetti. Che sia diventata importante e direi “famosa” lo si è riscontrato quest’anno, quando al momento della pubblicazione dei beneficiari e relativi importi, perfino la trasmissione RAI Caterpillar, ne ha fatto oggetto di una sua puntata.

Annoso è sempre stato il reale valore attribuito al 5perMille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche che pur trovando subito consenso sulla scelta dei contribuenti, non ha mai garantito l’esatto conteggio. Infatti lo Stato ha sempre posto un tetto al finanziamento a fronte di continue richieste, soprattutto degli enti del Terzo Settore di liberalizzarlo. L’importo complessivo definito per l’anno finanziario 2020 è il più alto rispetto agli anni precedenti e assomma a 518.588.783,70 euro, 12.965.083,01 euro più dell’anno precedente.

I beneficiari del 5perMille sono gli enti di Volontariato, le Associazioni Sportive Dilettantistiche, gli enti di Ricerca scientifica e Ricerca sanitaria, i progetti dei Comuni, gli enti di tutela dei Beni culturali e paesaggistici e gli Enti Gestori aree protette, così come definiti dall’articolo 3 del D.Lgs. 111/17.

Con questo articolo proviamo, elaborando le tabelle pubblicate sul sito dell’Agenzia delle Entrate, per andare a vedere i numeri, i valori e la loro distribuzione negli aspetti macro che caratterizzano la struttura del 5perMille.

Iniziamo a vedere i 5 settori entro cui sono definiti gli enti fruitori che si distinguono in Volontariato, Associazioni Sportive Dilettantistiche (ASD), Ricerca scientifica, Ricerca sanitaria, progetti propri dei Comuni, Beni culturali e paesaggistici e Enti Gestori aree protette. 

Bisogna subito notare che nel settore Volontariato sono presenti enti che per loro natura gravitano in altri quali ASD, Ricerca scientifica, Ricerca sanitaria e Beni culturali e paesaggistici. Senza interferenze risultano invece i comuni e gli enti Gestori aree protette.

Depurando il settore Volontariato da quelli tipici di altri settori, come detto, con il 41% rappresentano il contributo più consistente; significative le risorse destinate alla Ricerca scientifica, Ricerca sanitaria che, nelle scelte individuali per ente fanno la parte del leone.

 

SETTORI  Importo Totale %
Volontariato 210.764.946,38 € 40,64%
ASD 15.383.794,53 € 2,97%
Ricerca scientifica 129.025.822,92 € 24,88%
Ricerca sanitaria 142.488.572,41 € 27,48%
Comuni 16.502.802,00 € 3,18%
Beni culturali e paesaggistici 3.886.987,83 € 0,75%
Enti Gestori aree protette 535.857,63 € 0,10%
TOTALE  518.588.783,70 € 100,00%

 

Infatti nei primi 20 enti per contributi ricevuti rileviamo che ben 13 sono legati alla Ricerca scientifica e sanitaria fondamentalmente dell’area oncologica (tumori e leucemie). L’ente cui va il maggior finanziamento del 5perMille è la Fondazione Airc con ben 68.522.782,57 euro che, a ben guardare raccoglie il 13% di tutto il finanziamento dell’anno. Sempre guardando ai primi 20 finanziati, 6 sono del settore Volontariato, tra i quali troviamo Emergency, al terzo posto complessivo con 11.648.316,92 euro, Medici Senza Frontiere al quarto posto con 8.122.948,90 euro, la Lega Del Filo D’oro al sesto con 7.628.421,30 euro, Save The Children all’ottavo posto con 6.008.245,88 euro. Infine al ventesimo posto il Fai – Fondo Per L’ambiente Italiano, ente del settore Beni culturali e paesaggistici con un contributo di 2.674.647,45 euro.

Se guardiamo il 5perMille nel territorio rileviamo che la Lombardia con 189.003.827,95 euro, pari al 36% totale è la regione maggiormente beneficiata.

 

REGIONE Totale %
LOMBARDIA               189.003.827,95 €  36,45%
LAZIO                 95.339.471,84 €  18,38%
EMILIA ROMAGNA                 35.105.723,22 €  6,77%
PIEMONTE                 33.371.087,82 €  6,43%
VENETO                 30.546.862,47 €  5,89%
TOSCANA                 22.462.627,38 €  4,33%
LIGURIA                 18.967.458,78 €  3,66%
CAMPANIA                 15.356.876,98 €  2,96%
MARCHE                 13.863.665,17 €  2,67%
PUGLIA                 13.329.185,76 €  2,57%
SICILIA                 12.680.494,03 €  2,45%
FRIULI VENEZIA GIULIA                   9.421.824,85 €  1,82%
TRENTINO ALTO ADIGE (BOLZANO)                   5.621.104,74 €  1,08%
CALABRIA                   4.727.667,53 €  0,91%
SARDEGNA                   4.382.303,28 €  0,85%
UMBRIA                   4.024.887,03 €  0,78%
ABRUZZO                   3.768.968,23 €  0,73%
TRENTINO ALTO ADIGE (TRENTO)                   2.875.421,62 €  0,55%
BASILICATA                   1.615.901,63 €  0,31%
MOLISE                   1.469.559,00 €  0,28%
VALLE D’AOSTA                     653.864,39 €  0,13%
Totale complessivo               518.588.783,70 €  100,00%

 

In questa distribuzione territoriale dobbiamo tener conto che Lombardia e Lazio sono le regioni entro cui si trovano i maggiori enti finanziati. Infatti guardando ai primi 100 maggiormente finanziati, 33 sono lombardi e 31 laziali.

Complessivamente possiamo rilevare che gli enti che hanno richiesto il 5perMille assommano a 68.976. guardando la rilevazione dal numero di enti rispetto agli importi notiamo che a fronte di regressioni in classifica come Lazio e Umbria (-2 posizioni), seguite da Marche, Bolzano (-4 posizioni), e soprattutto Liguria (-5), sorprendono favorevolmente la Sicilia (+4 posizioni) e la Sardegna (+5).

 

REGIONE enti Totale %
LOMBARDIA 12.745 18,48%
PIEMONTE 6.168 8,94%
EMILIA ROMAGNA 6.085 8,82%
LAZIO 6.032 8,75%
VENETO 5.933 8,60%
TOSCANA 4.389 6,36%
SICILIA 4.256 6,17%
CAMPANIA 3.802 5,51%
PUGLIA 3.287 4,77%
SARDEGNA 2.007 2,91%
FRIULI VENEZIA GIULIA 1.981 2,87%
LIGURIA 1.921 2,79%
CALABRIA 1.860 2,70%
MARCHE 1.825 2,65%
ABRUZZO 1.476 2,14%
TRENTINO ALTO ADIGE (TRENTO) 1.322 1,92%
TRENTINO ALTO ADIGE (BOLZANO) 1.187 1,72%
UMBRIA 1.110 1,61%
BASILICATA 777 1,13%
MOLISE 479 0,69%
VALLE D’AOSTA 334 0,48%
Totale complessivo 68.976 100,00%

 

All’interno dei territori Regionali è interessante rilevare come si posizionano le Provincie italiane. la Top10 delle province, che raccoglie il 66% del totale finanziato vede in testa le grandi capitali d’Italia, Milano 151.884.855,87 euro e Roma 91.859.818,80 euro, ma qualche interessante sorpresa si rileva nelle province che seguono tra cui Ancona settima con 10.428.294,29 euro, Padova, nona con 9.419.054,08 euro e Brescia, decima con 6.075.988,44 euro.

 

LA TOP 10 DELLE PROVINCE
PROVINCIA Totale %
MI       151.884.855,87 €  29,29%
RM         91.859.818,80 €  17,71%
TO         24.255.714,65 €  4,68%
GE         17.035.843,56 €  3,29%
BO         12.752.950,13 €  2,46%
FI         10.948.769,85 €  2,11%
AN         10.428.294,29 €  2,01%
NA           9.639.079,77 €  1,86%
PD           9.419.054,08 €  1,82%
BS           6.075.988,44 €  1,17%
      344.300.369,44 €  66,39%

 

Sempre guardando agli aspetti strutturali macro del 5perMille proviamo a vedere dalle tabelle dell’Agenzia delle Entrate quale influenza hanno le scelte che i contribuenti ogni anno fanno attraverso i 730, cioè la loro dichiarazione dei redditi. Come si diceva all’inizio dell’articolo, subito i contribuenti hanno ampiamente dato il consenso a questo strumento di finanziamento per il mondo del Terzo Settore e non profit in genere. 

Complessivamente le scelte degli italiani sono state 13.995.452: ma cosa vuol dire? Innanzitutto vediamo che Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha pubblicato le statistiche e le analisi dei dati riguardanti le dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche presentate nel 2020, riferite all’anno di imposta 2019. Con il Comunicato n. 107 si certificano circa 41,5 milioni i contribuenti che hanno assolto l’obbligo dichiarativo, direttamente attraverso la presentazione dei modelli di dichiarazione “Redditi Persone Fisiche” e “730”, o indirettamente attraverso la dichiarazione dei sostituti d’imposta (Certificazione Unica – CU); 22 milioni hanno utilizzato il modello 730, 9,1 milioni il modello “Redditi Persone Fisiche”, mentre i restanti 10,4 milioni di contribuenti, non tenuti a presentare direttamente la dichiarazione, sono stati acquisiti tramite il modello CU compilato dal sostituto d’imposta.

Possiamo così subito annotare che 1 contribuente su 3 (34%) ha scelto di destinare il 5per Mille delle loro tasse agli enti del Terzo Settore e per progetto nonprofit. Anche in questo caso andiamo a depurare il settore Volontariato da quelli tipici di altri settori.

Dalla rilevazione innanzitutto vediamo il valore medio delle scelte che è pari a 37,05 euro. Tra questi spicca quello degli Enti Gestori aree protette con un importo consistente uguale a 370,84 euro.

 

SETTORI  Importo medio scelta
Volontariato 29,72 €
ASD 36,85 €
Ricerca scientifica 45,36 €
Ricerca sanitaria 47,32 €
Com uni 29,60 €
Beni culturali e paesaggistici 54,46 €
Enti Gestori aree protette 370,84 €
TOTALE  37,05 €

 

Se volgiamo lo sguardo del valore medio delle scelte nei territori, rileviamo che solo 5 regioni hanno un importo medio superiore al dato medio nazionale totale: Lombardia 43,90, Liguria 41,17, Trentino 39,98, Piemonte 39,83 e Friuli Venezia Giulia 38,94. Tutte le altre sono al di sotto con alla fine la Sicilia che, nonostante una buona performance in termini di numero di enti chiude con 27,29 euro medi per scelta.

 

REGIONE Importo medio scelta
LOMBARDIA                         43,90 € 
LIGURIA                         41,17 € 
TRENTINO ALTO ADIGE (BOLZANO)                         39,98 € 
PIEMONTE                         39,83 € 
FRIULI VENEZIA GIULIA                         38,94 € 
VENETO                         35,31 € 
EMILIA ROMAGNA                         35,03 € 
TOSCANA                         33,73 € 
LAZIO                         33,69 € 
MOLISE                         33,30 € 
MARCHE                         32,47 € 
TRENTINO ALTO ADIGE (TRENTO)                         32,24 € 
CAMPANIA                         31,88 € 
VALLE D’AOSTA                         31,53 € 
UMBRIA                         31,33 € 
SARDEGNA                         29,83 € 
ABRUZZO                         29,01 € 
CALABRIA                         27,78 € 
PUGLIA                         27,56 € 
BASILICATA                         27,41 € 
SICILIA                         27,29 € 
Totale complessivo                         37,05 € 

 

Sempre rimanendo sul territorio, abbiamo provato in precedenza a fare la Top10 delle province in termini di importi complessivi. Proviamo a vedere quali sono le province che hanno in media i contribuenti più ricchi.

Rispetto alla Top10 degli importi scompaiono alcune province quali Roma, Bologna, Firenze, Ancona, Napoli e Brescia.

Da rilevare i balzi in avanti delle provincie di Isernia di ben 65 posizioni, Trieste 33 e Pavia 27. 

 

PROVINCIA Importo medio scelta
MI                                 45,88 € 
PV                                 43,88 € 
TS                                 43,87 € 
TO                                 43,17 € 
PN                                 42,82 € 
GE                                 42,57 € 
MB                                 42,11 € 
PD                                 40,99 € 
IS                                 40,65 € 
BZ                                 39,98 € 

 

Infine vediamo due aspetti non di poco conto, legati all’importanza delle scelte o delle non scelte. Innanzitutto rileviamo che la differenza tra l’importo delle scelte espresse rispetto a quanto viene totalmente erogato è pari a 70.118.850,17 euro; un importo rilevante se consideriamo che il primo ente la Fondazione Airc ha ricevuto 68.522.782,57 euro.

Il secondo aspetto, tenendo anche conto che la normativa definisce che gli importi inferiori a 100 euro non vengono assegnati, rileva che tanti, forse troppi enti non hanno capacità comunicativa necessaria e il loro sforzo risulta alla fine vano. Infatti ben 7.636 enti (11%) dei 68.976 hanno richiesto il 5perMille, non è riuscito a raccogliere almeno 100 euro totali; di questi 6.616 non sono riusciti nemmeno a raccogliere 1 euro.

L’ultima rilevazione che riportiamo riguarda i Comuni. Un riconoscimento a quelli che hanno saputo mettersi in gioco con propri progetti. Ben 7.982 Comuni hanno richiesto il 5perMille, raccogliendo, a fronte di 557.450 scelte, 16.502.802,00 euro. Milano e Roma fanno la parte principale, ma nei primi 20, troviamo anche il Comune di Brescia che con i suoi progetti raccoglie 1.549 scelte dei contribuenti bresciani ed un importo totale pari a 54.927,88 euro.

 

COMUNI Numero scelte Importo Totale Erogabile 
MILANO 7.412                         440.124,02 € 
ROMA 8.844                         396.063,00 € 
TORINO 4.373                         165.213,05 € 
BOLOGNA 2.997                         111.088,01 € 
NAPOLI 2.427                           92.683,71 € 
VALDAGNO 3.422                           89.537,61 € 
GENOVA 2.334                           82.969,79 € 
FIRENZE 2.241                           82.846,15 € 
VERONA 2.258                           81.545,08 € 
VENEZIA 2.336                           77.805,46 € 
PADOVA 1.691                           65.637,51 € 
MODENA 1.562                           60.476,76 € 
TRIESTE 1.790                           59.837,16 € 
VICENZA 1.568                           58.528,78 € 
PALERMO 1.708                           56.233,93 € 
BRESCIA 1.549                           54.927,88 € 
BARI 1.500                           54.201,11 € 
MONZA 1.044                           51.376,90 € 
BERGAMO 1.151                           49.455,55 € 
PARMA 1.234                           48.266,55 € 

 

A conclusione di questa lunga e complessa elaborazione di numeri e tabelle possiamo sottolineare ancora la validità dello strumento del 5perMille per il finanziamento degli enti del Terzo Settore e del non profit in generale.