L’ISEE ordinario è un indicatore che stabilisce se il dichiarante, o componenti del suo nucleo, hanno diritto ad agevolazioni come bonus bebè e luce e gas, rette scolastiche e universitarie, reddito di cittadinanza.

L’ISEE ordinario prende in considerazione redditi e patrimoni percepiti nel secondo anno solare precedente alla richiesta. Se faccio un ISEE nel 2021, per ciascun componente bisognerà indicare i suoi redditi e patrimoni di due anni prima: in tal caso risalenti al 31/12/2019.

Nei casi in cui la situazione economica di un nucleo familiare peggiori in maniera significativa successivamente al 31/12 di due anni prima, è possibile aggiornare il valore dell’ISEE ordinario con l’ISEE corrente.

Il calcolo dell’ISEE corrente fa riferimento alla situazione economica nell’arco degli ultimi 12 mesi.

Per richiedere l’ISEE corrente devono verificarsi alcune condizioni:

  • una variazione dell’attività lavorativa di uno o più membri del nucleo familiare (perdita del lavoro o riduzione delle ore) o un’interruzione di un trattamento assistenziale o previdenziale;
  • una variazione della situazione reddituale complessiva del nucleo familiare superiore del 25%;
  • una variazione della situazione patrimoniale complessiva del nucleo familiare superiore del 20%.

L’ultima è una novità importante del 2021: la richiesta dell’ISEE corrente può essere fatta, dal primo aprile di ogni anno, anche in caso di variazioni patrimoniali.

Per gli ISEE 2021 in corso di validità, o per quelli che saranno calcolati da qui a dicembre, l’ISEE corrente per variazioni patrimoniali si può già richiedere.

L’ISEE corrente ha una validità di sei mesi se cambiano solo i redditi. Nel caso di variazioni – ad esempio, un componente trova un’occupazione o fruisce di nuovi trattamenti previdenziali – l’ISEE corrente va aggiornato entro due mesi dalla variazione. Se cambiano solo i patrimoni o i patrimoni e i redditi la validità dell’ISEE corrente è fissata al 31 dicembre dell’anno di presentazione.