Una delle strade da battere per gestire la crisi energetica scatenata dalla guerra – presente, però, anche prima del conflitto, per ragioni di dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento – è la riduzione dei consumi da parte di ciascuno di noi.

Ci sono tre tipi di interventi che permettono di risparmiare in bolletta e di risparmiare anche sulle emissioni.

Interventi a COSTO ZERO Risparmio dell’8% sulla bolletta

Riutilizzo di acqua calda. Non lasciare luci accese. Controllare la temperatura negli ambienti (per legge deve essere inferiore ai 20°C).

Ogni grado impostato in più si traduce in un aumento complessivo in una città come Firenze del 7% in più.

 

Interventi a BASSO COSTO Risparmio fino al 40% sulla bolletta.

Sostituire le lampadine con lampade a led e manutenzione periodica degli impianti. Sostituire gli elettrodomestici con apparecchiature di massima classe energetica.

La caldaia a condensazione fa risparmiare il 22% di gas metano su una stagione di riscaldamento. In un appartamento di 130 metri quadri si può stimare un risparmio di 500 euro l’anno. Le valvole termostatiche sui termosifoni riducono di circa il 13% il consumo di gas metano. Il risparmio è di circa 230 euro l’anno.

 

Interventi STRUTTURALI Risparmio fino al 100% sulla bolletta.

Diagnosi energetica sull’involucro (serramenti). Diagnosi energetica sull’impianto (caldaia a condensazione, pompa di calore o a fonti rinnovabili).