Lavoro di rete e prossimità
Rete Cauto è un’impresa sociale che conta oggi circa 500 lavoratori e che da oltre 25 anni costruisce percorsi lavorativi per persone fragili grazie a progetti e servizi “che fanno bene all’ambiente”. È stata la crisi economica del 2008 a costringerci a rileggere il nostro rapporto con i territori nei quali operiamo; si è così concretizzata la necessità di dedicare ai bisogni emergenti il lavoro di un nuovo settore di Rete CAUTO, Officina Sociale. Nel nuovo scenario aperto dalla crisi, infatti, è emersa la necessità di affiancare all’erogazione dei servizi più tradizionali di natura sociale – progetti di inserimento lavorativo e volontariato protetto – interventi di territoriali, con le comunità, per avviare, insieme, progetti e servizi per offrire soluzioni ai nuovi problemi.
Si sono così avviati progetti che fanno del lavoro di rete e di prossimità, lo strumento più efficace per creare nuovi meccanismi di coesione sociale attraverso un’analisi integrata e sistemica delle valenze economiche, ambientali e sociali possibili, e attraverso una dimensione multi-stakeholdership partecipata da enti locali, terzo settore, imprese e cittadini. Questa modalità di intervento, questa buona spinta alla ricerca di soluzioni comuni per problemi condivisi è una vera e propria pratica di cura intrinsecamente relazionale che chiama in causa la responsabilità sociale e il riconoscimento di un bene comune più grande.
Così è nato il modello della Dispensa Sociale Cauto, hub per il recupero di eccedenze alimentari della GDO e di redistribuzione a scopo sociale che intercetta oltre 2 milioni di Kg di cibo ogni anno. La Dispensa Sociale è una delle prime tra le iniziative di prossimità e di riduzione degli sprechi alimentari nate in Italia.
Una risposta sistematica al bisogno alimentare che corrisponde a n. 938.000 pasti completi all’anno destinati a persone in condizioni di indigenza o a beneficiari di circa 120 Onlus che operano nella provincia di Brescia. Questa sostenibilità di valenza sociale genera un impatto positivo per l’ambiente dovuto al mancato spreco alimentare e al recupero dei prodotti prossimi a scadenza presso la grande distribuzione, nel 2020 in termini di mancate emissioni di CO2 equivalente corrisponde a 3.667 tonnellate. La sostenibilità economica di questo modello trova riscontro nel valore economico del cibo recuperato che corrisponde a circa 2,2 milioni di euro annui. Inoltre i punti vendita della grande distribuzione riducono notevolmente la produzione di rifiuti indifferenziati e di conseguenza i costi per lo smaltimento per le imprese della grande distribuzione si sono ridotti di 150.000 euro nel 2021 grazie alla devoluzione alla Dispensa Sociale.
La Dispensa Sociale è anche un laboratorio di percorsi di volontariato protetto, genera posti lavoro attraverso percorsi di inclusione socio-lavorativa realizzando una crescita del capitale sociale e delle capacità di autorganizzazione e networking tra i diversi soggetti territoriali.
Attraverso il modello della Dispensa Sociale di Rete Cauto, in collaborazione con l’Organizzazione di Volontariato Maremosso, la sostenibilità integrata si fa laboratorio generativo di innovazione sociale economica e ambientale che, con un approccio economico di tipo circolare, trasforma in risorsa tutto ciò che un’economia competitiva di tipo lineare scarta.
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